Politiche del lavoro, protocollo tra Arpal e Regione Puglia. Leo: "Al via la Digital Industry Academy"

 

 

La Digital Industry Academy diventa una realtà in Puglia. Il Protocollo d’intesa tra Regione e Anpal è stato firmato in mattinata, nella sede della Presidenza della Giunta, su Lungomare Nazario Sauro, dall’assessore regionale alle Politiche del lavoro, all’Istruzione e alla Formazione, Sebastiano Leo, e dal presidente dell’Agenzia Nazionale delle Politiche attive del Lavoro, Mimmo Parisi.

Con l’accordo, la Regione si pone come la prima realtà territoriale in cui in Italia trova concreta applicazione il modello delle Industry Academy, cioè un nuovo approccio di partenariato pubblico-privato che punta a creare una sinergia tra la rete dei servizi per le politiche del lavoro e il sistema della domanda.

In particolare, obiettivo prioritario del progetto è creare un vero e proprio “patto per le competenze”, ossia un costante scambio di informazioni che consenta, attraverso la conoscenza e l’aggiornamento continuo delle dinamiche del mercato del lavoro, di colmare il disallineamento esistente tra domanda ed offerta.

“In Puglia abbiamo un patrimonio di talenti e ingegno di cui andare fieri – ha spiegato l’assessore Sebastiano Leo, durante la conferenza - a fronte però di un problema occupazionale riscontriamo, come amministratori pubblici, le difficoltà delle aziende di individuare figure professionali specifiche. Per questo, già a partire dallo scorso mandato, ho scommesso moltissimo sulla formazione professionale. Esiste infatti quello che viene definito uno skill gap, ossia una carenza di competenze adeguate ad un sistema del lavoro che cambia costantemente e che quindi necessita di formazione e aggiornamento continuo. Favorire un collegamento tra il mondo dell’istruzione e della formazione professionale con il sistema economico significa dare un’accelerata all’apparato produttivo. Studenti e lavoratori devono essere messi al passo con l’innovazione tecnica e tecnologica. Le aziende lo fanno necessariamente per poter competere su un mercato internazionale che corre ad una velocità incredibile – ha detto ancora Leo -. Ecco perché è fondamentale formare i talenti che abbiamo nella nostra terra. Allineare queste due realtà, mettere in sinergia queste due esigenze, è un passaggio obbligato sia sul piano occupazionale sia, conseguentemente, su quello della competitività e della crescita delle nostre aziende. E’ evidente che per il raggiungimento dell’obiettivo risulterà fondamentale il coinvolgimento dei sindacati, delle parti datoriali, degli Its, degli enti di formazione”.

“La sigla di questo protocollo – ha dichiarato Mimmo Parisi – mi riempie di soddisfazione, perché si concretizza la ragione per cui sono stato chiamato a introdurre misure innovative nel sistema delle politiche del lavoro italiano. Anche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza le Industry Academy sono indicate tra le misure innovative da realizzare per facilitare la ripresa dell’occupazione, nell’ottica di rispondere alle reali esigenze di ogni singola impresa. Questo modello cambia il paradigma con cui si cerca di fare l’incrocio domanda-offerta: il servizio è mirato ad avvicinare le imprese al lavoratore. L’approccio delle Industry Academy – ha aggunto il presidente dell’Anpal – prevede, inoltre, un’attenzione particolare al cosiddetto ultimo miglio, cioè al momento finale in cui le competenze acquisite dai lavoratori vengono verificate direttamente dal sistema delle imprese, all’interno di appositi laboratori. Così si riesce a definire il livello del ‘saper fare’ di ogni mestiere o professione. È la chiave di volta di per essere più competitivi sui mercati internazionali”.

Il Protocollo tra Anpal e Regione Puglia porterà alla creazione di un Digital Innovation Hub, un polo di eccellenza che coinvolgerà esperti nazionali e internazionali, ai quali sarà affidata la formazione delle figure professionali che saranno individuate con il coinvolgimento delle imprese interessate ad assumere personale qualificato nelle principali tecnologie innovative gestite dall’Hub: realizzazione di test su digital devices; data acquisition strategy; data storage strategy; cyber and data security; data governance; data modelling and predictive analytics; data science, quindi artificial intelligence, machine learning, high performance computing. I settori individuati per l’adozione di strumenti e strategie digitali sono: automotive, trasporti marittimi, trasporti pubblici e privati urbani ed extraurbani, settore medicale, turismo, attività culturali e ristorazione, energetico ed agroalimentare.

Lo step iniziale sarà nell’area di sperimentazione della cybersecurity.

Pubblicato il 12 marzo 2021