La Regione Puglia continua a sostenere gli enti locali finanziati nell’ambito dell’edilizia scolastica

 

Sono 19 gli edifici scolastici pugliesi che potranno beneficiare della riprogrammazione delle risorse residuali del Piano triennale di edilizia scolastica 2007/2009 per un importo complessivo di quasi 12 milioni di euro, che oltre a garantire il termine dei lavori, scongiurano anche il rischio di perdita dei finanziamenti dell’intero importo. Lo comunica l’assessorato all’Istruzione.

Con l’azione svolta, è stata così completata  in questi giorni la procedura finalizzata a finanziare gli enti locali che, attraverso il Modulo del Repertorio dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica, hanno manifestato difficoltà nel portare a termine interventi già avviati a valere su fondi nazionali alcuni anni addietro, e altri, avviati di recente a valere sui fondi del PNRR.

Si tratta principalmente di interventi finanziati con i Piani Regionali di Edilizia Scolastica 2007/2009, 2015/2017 e 2018/2020 in numerosi comuni pugliesi. Inoltre ci sono alcuni interventi a valere sul programma c.d. “Fondo Comma 140” (ex art. 25, comma 1 e 2-bis del D.L. 50 del 2017 e art. 1, comma 140, legge 232 del 2016) Infine ci sono tre interventi finanziati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per altri comuni.

Un nodo risolto per gli interventi per i quali, per vari motivi, gli enti beneficiari hanno segnalato gravi criticità nell’esecuzione dei lavori, anche a causa degli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, e di conseguenza richiesto un contributo aggiuntivo.

Un contributo senza il quale non potrebbero portare a termine le opere intraprese, causando un notevole disagio per la sicurezza delle scuole e degli ambienti di apprendimento e gravi conseguenze che deriverebbero in capo agli stessi per la perdita dell’intero importo del finanziamento concesso.

Si tratta di una piccola ma importante azione, che consente di portare a termine interventi già finanziati con fondi statali ed europei per oltre 40 milioni di euro, che avrebbero rischiato di perdere l’intero importo del finanziamento concesso.

Pubblicato il 29 aprile 2024