L’assessore Matrangola alla personale di Cesare Pietroiusti, dove chimica, fisica e biologia co-creano 3000 opere d’arte: “L’artista si decentra e fa emergere l’intelligenza dei processi naturali”.

“Agenti patogeni e morfogenesi del disegno” in mostra allo Spazio Murat (Bari) con il supporto della Regione Puglia fino al 5 settembre. Aperture straordinarie: 28 luglio e 11-15-25 agosto

“Agenti patogeni e morfogenesi del disegno. Tremila opere in fieri” è la mostra di Cesare Pietroiusti in corso a Bari e prodotta da Spazio Murat in partnership con la Regione Puglia che indaga e illustra il modo in cui agenti non-umani agiscono nel tempo sulla carta, creando forme, disegni, colori.

Acqua satura di sale, ossido di ferro e Aspergillus niger: sono questi gli agenti fisici, chimici e biologici che, nel corso dell'esposizione - dall'11 luglio al 5 settembre - creeranno a Spazio Murat tremila disegni seguendo l'impostazione dell'artista Cesare Pietroiusti. Il 5 settembre, durante la giornata di chiusura, questi tremila disegni saranno autografati e regalati dall'artista a chiunque ne faccia richiesta.

"In un luogo di contaminazioni culturali quale è lo Spazio Murat di Bari, ho incontrato l’arte di Cesare Pietroiusti, che alle contaminazioni affida il suo metodo di indagine artistica e la sua poetica. Pietroiusti è un artista così singolare nel suo volersi decentrare rispetto all'autorialità delle opere prodotte, e così democratico nella scelta di condividerle gratuitamente con il pubblico. In questi tempi in cui parliamo tanto di intelligenza artificiale, mi piace pensare che la formazione di queste forme d’arte - realizzate su input dell’artista ma con l’azione spontanea di processi fisici, chimici e biologici - riaffermi l’esistenza e il ruolo di un’intelligenza naturale", commenta Viviana Matrangola, assessora alla Cultura della Regione Puglia.

Una mostra da visitare e rivisitare, dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 20.00, aperta in via straordinaria anche le domeniche 21 e 28 luglio dalle 11 alle ore 19, per cogliere il processo e i cambiamenti che gli agenti patogeni apporteranno alla carta, disegnando forme, facendo emergere colori, trasformando la materia, cambiando così i concetti di performance, autorialità e tempo.

INFO https://www.spaziomurat.it/

La programmazione 2024 di Spazio Murat, condivisa con il Comune di Bari, è in partnership con la Regione Puglia. Ed è sostenuta da Hotel Imago Plus, DMB e Pepe Graphic.

Bio di Cesare Pietroiusti

Nato a Roma nel 1955, vive a Roma. Laurea in Medicina, 1979, con tesi in Clinica Psichiatrica. Co-fondatore del Centro Studi Jartrakor, Roma, 1977 e della Rivista di Psicologia dell’Arte, Roma, 1979. Uno dei coordinatori delle residenze “Oreste”, Paliano e Montescaglioso 1997-2000; del progetto “Oreste alla Biennale”, 50ma Biennale di Venezia, giugno-novembre 1999 e del convegno “Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa?”, Link, Bologna, 1997. Co-fondatore di Nomads & Residents, New York, 2000.Membro del Comitato Scientifico e co-curatore del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti di Como, 2006-2011. MFA Faculty presso Art Institute of Boston at Lesley University, 2009-2016. Presidente Azienda Speciale Palaexpo, Roma, 2018-2022. Docente di “Laboratorio Arti Visive”, IUAV, Venezia, 2004 – in corso. Co-fondatore e Presidente della Fondazione Lac o Le Mon, San Cesario di Lecce, 2015 – in corso. Dal 1977 ha esposto in spazi privati e pubblici, deputati e non, in Italia e all’estero. Negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrato soprattutto sul tema dello scambio e sui paradossi che possono crearsi nelle pieghe dei sistemi e degli ordinamenti economici. A partire dal 2004 ha irreversibilmente trasformato altrui banconote; distribuito gratuitamente decine di migliaia di disegni individualmente prodotti e firmati; venduto storie; ingerito banconote al termine di un’asta per poi restituirle al legittimo proprietario dopo l’evacuazione; aperto negozi in cui la merce in vendita sono banconote e la “valuta” con cui si possono acquistare è lo sguardo dell’acquirente; organizzato ristoranti in cui al termine del pasto, invece di pagare, si ricevono i soldi del prezzo del cibo scritto sul menu, allestito mostre in cui le opere sono in vendita non in cambio di denaro, ma delle idee o delle proposte dei visitatori. www.pensierinonfunzionali.net | www.nonfunctionalthoughts.net

Bio di Jens Hauser

Jens Hauser è uno studioso dei media, scrittore e curatore d'arte con sede a Parigi, e il suo campo di interesse è in particolare quello delle interazioni tra arte e tecnologia. Dal 2022 è professore di Storia dell'Arte presso il Karlsruhe Institute of Technology (KIT). È anche ricercatore presso il Medical Museion dell'Università di Copenhagen, nonché illustre membro di facoltà del Dipartimento di Arte, Storia dell'Arte e Design della Michigan State University, dove co-dirige il programma di residenza artistica BRIDGE. All'intersezione tra storia dell'arte ed epistemologia, ha sviluppato una teoria della biomedialità come parte del suo dottorato presso la Ruhr-Universität Bochum. Possiede anche una laurea in giornalismo scientifico presso l'Université François Rabelais di Tours. Già giornalista e regista, è stato collaboratore e fondatore del canale culturale europeo ARTE dal 1992. Come curatore, ha organizzato circa 30 mostre e festival internazionali.

 

 
 

Pubblicato il 25 luglio 2024