Da Moody’s ennesima promozione per il governo della Regione Puglia Anche per quest’anno confermato il rating “Baa3, Stabile” e il giudizio positivo su conti, programmazione e attuazione delle politiche regionali
Da Moody’s ennesima promozione per il governo della Regione Puglia
Anche per quest’anno confermato il rating “Baa3, Stabile” e il giudizio positivo su conti, programmazione e attuazione delle politiche regionali
La Regione Puglia presenta un debito modesto e stabile oltre che un’elevata disponibilità di cassa. Maggiori trasferimenti correnti dal Governo hanno compensato la modesta decrescita delle entrate tributarie indotta dall’impatto del Coronavirus. Il Sistema sanitario della Puglia è stato in avanzo negli ultimi cinque anni e ha migliorato la tempestività dei pagamenti. Sono i tre giudizi attorno a cui Moody’s articola il suo giudizio positivo sulla reputazione della Regione Puglia, confermando anche per il 2021 il valore “Baa3, Stabile”, lo stesso che l’agenzia internazionale di rating attribuisce all'Italia.
Il rating del profilo creditizio elaborato da Moody’s serve a offrire a una platea internazionale una valutazione indipendente circa la solvibilità generale di un debitore, cioè la capacità di ripagare, alla scadenza prestabilita, il capitale e gli interessi.
“Il profilo creditizio della Regione Puglia (Baa3, Stabile) riflette i solidi risultati di bilancio, favoriti dall’equilibrio del settore sanitario, da un livello di indebitamento modesto e da buoni livelli di liquidità”, si legge nella Credit Opinion che è stata diffusa venerdì 15 ottobre scorso.
“È un ottimo risultato, considerando che siamo in uscita da un periodo molto complesso che ha messo a dura prova tutti i settori dell’Amministrazione regionale, con ovvio riflesso sul bilancio che, appena una settimana fa, aveva già visto il positivo pronunciamento della Corte dei conti che ha parificato il rendiconto 2020”, osserva il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese, sottolineando “quanto sia importante che Moody’s abbia esteso la sua valutazione su un periodo più lungo, corrispondente all’esperienza dell’Amministrazione Emiliano che ha molto innovato e radicalmente inciso sul deficit, praticamente dimezzandolo”.
“La Regione Puglia ha registrato risultati di amministrazione positivi dal 2015 (€3,4 miliardi nel 2020) contribuendo alla decrescita del deficit cumulato (€255 milioni nel 2020 pari al 2,4% delle entrate correnti rispetto ai €444 milioni nel 2015)”, si legge, infatti, nel dossier di Moody’s che traccia un rapporto diretto tra questo ritrovato equilibrio nelle politiche di bilancio e la capacità dimostrata di affrontare la tempesta COVID-19: “La Regione Puglia – si legge nella ‘Credit Opinion’– ha affrontato la pandemia partendo da risultati correnti di bilancio migliorati considerevolmente rispetto al passato per effetto di una gestione oculata dei costi nel corso degli ultimi cinque anni”.
Nell’analisi dell’agenzia di rating, tra i punti di forza sono evidenziati gli stabili risultati di parte corrente, “che conferiscono resilienza alla Regione nonostante l’impatto del Coronavirus sul bilancio”, il settore sanitario in equilibrio e il basso indebitamento accompagnato da una confortevole liquidità.
Come punto di debolezza, “il fragile ambiente socioeconomico, che richiede un ampio programma di investimenti”. “In linea con tutti gli enti regionali e locali italiani, anche il tessuto economico di Regione Puglia risente ancora degli effetti della pandemia – scrive Moody’s –. Con 4 milioni di abitanti, l’economia pugliese nel 2019 ha contributo al 4% del PIL italiano. La Regione è caratterizzata da una fragile struttura socioeconomica, riflessa in un PIL pro-capite inferiore del 36% rispetto alla media nazionale e in un alto livello di disoccupazione, sebbene in leggera ripresa (14% nel 2020 contro una media nazionale del 9,2%). Queste metriche dovrebbero migliorare nei prossimi anni a seguito della ripresa dell’economia nazionale”.
“Questo è un passaggio molto importante che rivela l’importanza di mantenere sostenuta la spesa degli investimenti con particolare attenzione all’efficiente gestione dei fondi europei”, sottolinea Piemontese, con riferimento alle valutazioni specifiche espresse da Moody’s: “I progetti finanziati con fondi provenienti dallo Stato e dall’Unione Europea – si legge nel rapporto – sono fattori fondamentali di sviluppo dell’economia regionale. Valutiamo positivamente gli sforzi regionali al fine di utilizzare i fondi europei disponibili per finanziare il piano regionale di emergenza contro il Coronavirus. Tra 2014 e 2020 Regione Puglia ha rendicontato una spesa complessiva di €3,23 miliardi di fondi comunitari, il livello più altro tra le regioni italiane. Tali fondi sono stati utilizzati prevalentemente nei settori dei trasporti, inclusione sociale e scolastico. Una quota significativa dei fondi europei è stata utilizzata nel corso del 2020 a favore delle imprese attive in Puglia per contrastare gli effetti della crisi. In particolare circa €850 milioni sono stati messi a disposizione di circa 20mila imprese e 32mila liberi professionisti, generando una mole di finanziamenti attivati a sostegno del capitale circolante che ha superato i €2 miliardi”.
L’analisi dell’agenzia di rating si rivolge anche alla prospettiva. “Nonostante l’importo non sia ancora stato comunicato, la Regione Puglia beneficerà di fondi da ‘Recovery Fund’, con specifici progetti rivolti al potenziamento del settore ospedaliero regionale e per migliorare la prossimità sanitaria sul territorio – si legge nella ‘Credit Opinion’ –. La Regione Puglia è anche attiva nello sviluppo di misure eco-sostenibili, come indicato nel il piano strategico Puglia 2030. La Regione ha investito considerevolmente in energia eolica e solare, producendo rispettivamente il 24% e 14% dell’energia ottenuta a livello nazionale (dati 2019). Questo aspetto è ‘credit positive’ in quanto evidenzia lo stadio avanzato di Puglia in termini dei futuri sviluppi energetici”.
“La prospettiva stabile – conclude Moody’s – riflette la nostra previsione di una progressiva decrescita del debito con spesa per interessi contenuta nel medio periodo. Viene altresì considerata la comprovata prudenza regionale nella gestione di bilancio e una buona capacità di gestione. Fattori che potrebbero portare ad un innalzamento del rating”.
Pubblicato il 19 ottobre 2021